About
Casa Cicca Museum nasce il 12.12.12, a Porta Cicca, nella dimora della leggendaria mistress Deborah the Queen, una delle storiche case chiuse della zona sud di Milano, Porta Cicca. Inizialmente adottata da Giulia Currà come casa privata, assume valore museale negli anni, attraverso sofisticati attraversamenti di artistx che hanno fatto propria l’idea di essere parte di una storia contribuendo a comporre una vera e propria collezione oggi aperta al pubblico. Casa Cicca Museum è un deposito.
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Ad oggi raccoglie più di 3.000 opere d’arte, oggetti, libri e testimonianze dello scardinamento dell’usuale forma abitativa privata attraverso la risignificazione del concetto di deposito e l’intervento artistico. Negli anni, Casa Cicca Museum, trasloca due volte e collabora con artistx, designer e architettx per la costruzione e lo sviluppo delle nuove abitazioni. Ad ogni spostamento Casa Cicca Museum crea la possibilità di lasciare ai nuovi abitantx la cura di ciò che rimane delle tracce passate creando un passaparola e proposta di cura tramandata attraverso relazioni e arte.
Negli anni Casa Cicca Museum accoglie e sviluppa una programmazione che mira alla proposta di progetti embrionali, in via di sperimentazione e non finiti. Casa Cicca Museum è incubatrice e cantiere; tangibile prova di esistenza del soggetto metamorfico e frammentato, struttura ciclica, dove la penombra e il territorio del ricordo divengono grazie alla coesistenza di ricerca ed esperienza con l'arte con la decostruzione di linguaggi e abitudini non più perseguibili.
Casa Cicca Museum si riprende tutto.
Casa Cicca Museum was born on 12.12.12, in Porta Cicca, in the legendary home of the mistress Deborah the Queen, one of the historic whorehouse nest of migration stories and survival strategies, in the south of Milan area. Initially adopted by Giulia Currà as a private house, it has become a museum over the years, through sophisticated crossings of artists who have made their own the idea of being part of story, contributing to compose a real collection now open to the public. Casa Cicca Museum is a depot.
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Today it collects more than 3,000 artworks, objects, books and evidence of the deconstruction of the usual private housing form through the redefinition of the concept of storage and artistic intervention. Over the years, Casa Cicca Museum, moved twice and collaborated with artists, designers and architects for the construction and development of the interior spaces of the new locations. These elements, future witnesses of an historical living process in relation to art in everyday life.
Over the years Casa Cicca Museum welcomes and develops a program of residencies open to those who want to live as a protagonist and interface with the collection and its chameleonic structure. The program open to the public is traced by the need to give a stage to gender studies, new experiments in the fields of sound, performance, visual art, poetry, but also by the need to give a space to incommunicable realities. Casa Cicca Museum is an incubator and a compost; tangible proof of existence of the metamorphic and fragmented subject, cyclic, dual structure, where penombra and memory are returned not as a melancholic factor but, on the contrary, as coexistence with the contemporary deconstruction of languages and habits no longer pursuable.
Casa Cicca Museum 03 / via Arquà 11, Milano
Durante il periodo del primo lockdown, Casa Cicca Museum ha continuato a lavorare. Usare questo momento così delicato è stato cruciale per capire quanto fosse importante portare avanti lo sviluppo di una casa e di un museo pronti a prendersi cura di arte e corpi.
La casa, per questo motivo, ha deciso di istituire un concorso interno per la progettazione della terza sede in via Arquà a Milano, che ha portato a scegliere figure radicali della scena contemporanea italiana.
Casa Cicca Museum ringrazia pubblicamente entrambi i collettivi scelti per aver deciso di lavorare a questo progetto durante una fase di grande trasformazione con delicatezza, attenzione e studio delle necessità che spingono Casa Cicca Museum ad esistere come forma di resistenza culturale.
Le realtà scelte a partecipare sono state:
PLSTCT, Grazia Mappa - Gabriele Leo /
http://www.plstct.comBlack Italy /
http://www.lucaruali.net
During the first lockdown, Casa Cicca Museum continued to work. Using this delicate moment was crucial to understand how important it is to continue the development of a house and a museum that have to be ready to 'take care' of art and bodies.For this reason, the house decided to organize an internal competition for the interiors deisgn of the third location in via Arquà, Milan. The contest led to choose radical figures from the Italian contemporary scene, thanks to a close knowledge of their visions and sensibilities.Casa Cicca Museum would like to thank both the chosen collectives for having decided to work on this project during a period of tough transformation, with delicacy, attention and study of the needs that support Casa Cicca Museum to exist as a form of cultural resistance.The realities chosen to participate were:PLSTCT, Grazia Mappa - Gabriele Leo / http://www.plstct.comLuca Ruali - Mata Tomasello Trifilò / http://www.lucaruali.net
Casa Cicca Museum 02/photo by Max Pescio
Casa Cicca Museum 02/details and
events
Casa Cicca Museum 01 / 12.12.12-ottobre 2018 / via Ascanio Sforza 105, Milano.
Originariamente la casa della leggendaria dominatrice Deborah the Queen di Porta Cicca, la porta più piccola di Milano.
Casa Cicca Museum 01 / 12.12.12-october 2018 / via Ascanio Sforza 105, Milano.
Originally the house of the legendary mistress Deborah the Queen of Porta Cicca, the smallest door of Milan.
Casa Cicca Museum 01
Casa Cicca Museum 01/ details and
events